lunedì 9 marzo 2009

Qualche splendido giorno... Modena City Ramblers

Il faro tagliava la notte, un filo d'acqua bagnava la strada.
Camminavano insieme in direzione del ponte. Da un portone una tromba suonava.
Lei guardava in basso le scarpe, tra cicche spente, giornali e lattine.
Lui fischiava un vecchio blues
e pensava ad una cosa qualunque da dire.

Ma non piangere per me, non piangere per me.
Perché presto o tardi sai sarò di nuovo qui intorno.
Ma non piangere per me, non piangere per me.
Ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno.

Una vecchia indiana vestita di giallo li osservava seduta a un balcone.
Lei sorrise appena e gettò una moneta al mendicante dal cappello marrone.
Lui marcava i passi come Jimmy Dean, masticando una frase d'addio.
"Ogni cosa è già fatta, ogni cosa è già detta,
quando vedi che il racconto è finito."

Ma non piangere per me, non piangere per me.
Perché presto o tardi sai sarò di nuovo qui intorno.
Ma non piangere per me, non piangere per me.
Ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno.

Il marciapiede era grigio e deserto, nella notte un lampione brillava.
Lui la strinse forte al suo fianco, mentre lontano un cane abbaiava.
"Era tutto scritto da sempre sai. Era racchiuso nel mazzo di carte.
Che la donna rossa si incontra col fante,
ma alla fine il giro riparte."

Ma non piangere per me, non piangere per me.
Perché presto o tardi sai sarò di nuovo qui intorno.
Ma non piangere per me, non piangere per me.
Ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno.

Lei gli disse: "Che il viaggio sia buono."
Lui rispose soltanto: "Lo sarà.






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